FURTI IN VIA FIORENTINA: CONFESERCENTI CHIEDE MAGGIOR SICUREZZA

FURTI IN VIA FIORENTINA: CONFESERCENTI CHIEDE MAGGIOR  SICUREZZA

La prossima settimana una delegazione di commercianti incontrerà il Comune. Alvisi: “chiederemo maggior illuminazione, telecamere e controllo della zona”

Alla luce dell’ennesimo colpo ai danni di un esercizio pubblico di via Fiorentina, Confesercenti ha chiesto un incontro all’amministrazione comunale per affrontare la questione sicurezza del quartiere. “Abbiamo raccolto – spiega Valeria Alvisi responsabile dell’area aretina di Confesercenti – l’appello del titolare del Gio. Di Bar che ha sollevato la questione della sicurezza in via Fiorentina dopo essere finito per l’ennesima volta nel mirino dei ladri. Non si tratta ormai di episodi sporadici, ma di una lunga scia che ferisce negozi e abitazioni. Il quartiere ha quindi bisogno di essere messo in sicurezza migliorando l’illuminazione decisamente scarsa. I lampioni sono insufficienti e di vecchia generazione; oggi è sentita la necessità di installare telecamere che possano contribuire a vigilare la strada assieme ad un maggior controllo da parte delle Forze dell’Ordine”.
“Interventi questi – aggiunge Alvisi – che sicuramente rappresentano un deterrente alla criminalità. Per questo abbiamo sollecitato un incontro con l’amministrazione comunale per avanzare le richieste dei commercianti. Una delegazione incontrerà quindi nei prossimi giorni l’assessore alla sicurezza Barbara Magi, e il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini che si sono dichiarati disponibili a confrontarsi sul tema sicurezza in via Fiorentina”.
“Infine – dichiara la responsabile di Confesercenti- esprimiamo solidarietà al titolare del Gio. Di Bar. L’auspicio è che insieme alle istituzioni si possa frenare l’ondata di furti che sta colpendo bar ma anche negozi. In un momento in cui il settore già soffre per il calo dei consumi, abbiamo il dovere di tutelare i commercianti che quotidianamente alzano la saracinesca nelle strade della città contribuendo a mantenere il decoro e a presidiare il territorio. A loro va garantita la sicurezza di poter lavorare in tranquillità”.

Arezzo, 6 novembre 2015

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