CONFESERCENTI SU FIERA ANTIQUARIA

CONFESERCENTI SU FIERA ANTIQUARIA
Fiera Antiquaria

La mappa delle modifiche nelle mani di un espositore

Checcaglini: “è stato scelto il modo peggiore per fare l’accorpamento”

Confesercenti interviene sulla questione dell’assegnazione dei posteggi della Fiera Antiquaria. “Il metodo non ci piace e va rivisto” dichiara Mario Checcaglini. Il direttore di Confesercenti mette in discussione la mancanza di condivisione con gli addetti ai lavori e l’assegnazione dei nuovi posteggi d’ufficio attuata dagli uffici comunali, seppur da tempo è stato richiesto il ‘riaccorpamento’ della Fiera che comporta una nuova distribuzione dei banchi, allargata eccessivamente qualche anno fa e sul quale avevamo espresso più di qualche riserva”. Ma da questa necessità non possono discernere gli spostamenti, seppur annunciati come sperimentali, ma che non hanno minimamente ricevuto la condivisione di chi è protagonista della Fiera. “Gli spostamenti degli stand – spiega Mario Checcaglini – hanno scontentato gli operatori perchè non  sono stati minimamente concordati con gli operatori che hanno il diritto di scegliere dove riposizionarsi sulla base della graduatoria di anzianità di partecipazione alla fiera. Ma è questo quello che succede se non si coinvolge sulle scelte i diretti interessati e per loro le associazioni di categoria”.
“Se fossimo stati consultati – aggiunge Checcaglini – avremmo detto che la questione doveva essere condivisa; avremmo detto che chi ha un posteggio è restio a spostarsi in quanto il cliente è abituato a trovarlo in quel luogo e non sempre può cercarlo per la fiera. Ciò, non significa che non possono essere trasferiti ma “cum grano salis”, tanto più non serve creare situazioni di tensione proprio in vista della festa della fiera per i suoi 50 anni dove tutti ci apprestiamo a rendere omaggio a chi la fiera la svolge e non ha certo bisogno di segnali di disattenzione quanto meno nei suoi confronti”. “Ci permettiamo – conclude Checcaglini – di suggerire una proposta che nel passato ha operato: la richiesta è quella di istituire nuovamente una commissione tecnica consultiva che discuta della fiera e della sua organizzazione. La composizione non ci interessa se non che ci devono essere operatori della fiera che portano la loro voce sulle scelte quantomeno organizzative attorno alla fiera. La richiesta è tanto più attuale quando ci accorgiamo che ha subito un profondo rinnovamento anche la struttura tecnica del comune stesso che segue la fiera e per questa ragione forse ha necessità di essere assistita da chi la fiera la svolge”.

Arezzo, 7 maggio 2018

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